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Una semplice storia di bullismo

narrazione teatrale tratta dal racconto “A trecento KM all’ora” di Guido Castiglia (Edizioni A. Colonnetti)

di e con Guido Castiglia

musiche di Richard David James

Produzione NonsoloTeatro

Teatro di narrazione

Età consigliata dagli 11 anni

Durata 60 minuti

È la storia di un fratello e una sorella che, in maniera diversa, sono stretti nella morsa del bullismo reale e discriminante, che vede nel più debole una preda da aggredire, un bullismo costante e latente e, a volte, apparentemente innocuo ma psicologicamente devastante. Il racconto, come indica il sottotitolo “una semplice storia di bullismo”, non riconduce a fatti clamorosi di spettacolari vandalismi, né di violenze degne di stuntman cinematografici. La storia narra, con un linguaggio contemporaneo, ironico e a tratti comico, di un tradimento intimo e di un disagio crescente, perpetrato, in modo costante e latente, tra i ragazzi di un liceo. Fatti che, lontani dai clamori del richiamo mediatico, minano, in primis, la dignità umana.

Perché vederlo:

la storia narra, con un linguaggio contemporaneo ironico e, a tratti dichiaratamente comico, di un tradimento intimo e di un disagio crescente, perpetrato, in modo costante e latente, tra i ragazzi di un liceo. Fatti che, lontani dai clamori del richiamo mediatico, minano, in primis, la dignità umana. “Il pubblico adolescente ha bisogno, a nostro avviso, di assistere ad esperienze teatrali che rivalorizzino il senso della “narrazione corpo a corpo”, necessita inconsciamente di una teatralità “ravvicinata”, dove la gestualità e la parola avvolgano lo spettatore in un rituale dal gusto “sincero, ironico, sacro e straordinario”.”(NonsoloTeatro)

NOTE SULLA COMPAGNIA

Nonsoloteatro nasce a Pinerolo nel 1993 dall’incontro di competenze teatrali e organizzative consolidate. La compagnia, diretta Guido Castiglia, si rivolge in maniera specifica al teatro per ragazzi e la drammaturgia da cui trae nutrimento è una scrittura in grado di fondere due sguardi differenti, adulto e infantile (o adolescenziale) attraverso una visione poetica e ironica. Lo stile comico e talvolta surreale, peculiare di Nonsoloteatro, nasce da un “Fare Teatro” che trova alimento e sostegno da una costante frequentazione con il pubblico al quale si rivolge.