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Mercoledì 28 marzo ore 21.00

 

NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA DI CINEMA D’ESSAI

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Ingresso unico: €. 5,00

Abbonamento 5 film a scelta: € 20,00

(valido per tutte le rassegne fino al 4 aprile 2018)

 

Durata 121′

Genere DRAMMATICO

Regia: Martin McDonagh

Attori: Frances McDormand , Woody Harrelson, Sam Rockwell

 

TRAMA

Ebbing, Missouri. Mildred Hayes, arrabbiata ed esasperata dal fatto che dopo sette mesi di ricerche non sia ancora stato catturato l’assassino di sua figlia, decide affiggere tre cartelloni per sollecitare le autorità locali ad andare avanti con le indagini, soprattutto lo stimato capo della polizia locale Bill Willoughby. Il suo gesto scatenerà il disappunto non solo del corpo di polizia, ma anche di molti suoi concittadini. La situazione si complica quando l’agente Dixon, un ragazzo immaturo e viziato, si intromette fra la donna e le forze del’ordine di Ebbing. Mildred, però, non ha alcuna intenzione di mollare ed è pronta a tutto pur di ottenere giustizia…

 

 

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA ALLA 74. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2017).

GOLDEN GLOBES 2018 PER: MIGLIOR FILM DRAMMATICO, ATTRICE PROTAGONISTA (FRANCES MCDORMAND), ATTORE NON PROTAGONISTA (SAM ROCKWELL) E SCENEGGIATURA. ERA CANDIDATO ANCHE PER LA MIGLIOR COLONNA SONORA.

 

CRITICA

Dopo In Bruges (2008) e 7 psicopatici (2012), l’opera terza ne conferma ed estende il talento: Martin McDonagh è oggi uno dei migliori registi-sceneggiatori al mondo. Sa filmare, sa dirigere gli attori e scrive, per farla corta, da Dio: Three Billboards Outside Ebbing, Missouri è il migliore film dei Coen da decenni a questa parte, senza essere un film dei Coen, e il migliore film di McDonagh per maturità, intensità e piacevolezza.

Fronte dei Coen, oltre al mood, c’è la protagonista Frances McDormand: la sua Mildred mesi dopo il brutale omicidio, con annesso stupro e rogo del cadavere, della figlia non ha ancora un colpevole e per ridestare l’attenzione affitta tre vecchi cartelloni pubblicitari fuori Ebbing, Missouri, chiamando in causa il capo della polizia locale William Willoughby (Woody Harrelson), malato di cancro al pancreas. Tra i suoi uomini, spicca per violenza, razzismo e balordaggine l’agente Dixon (Sam Rockwell), che proprio non tollera l’iniziativa di Mildred…

Nel cast anche Abbie Cornish, Lucas Hedges, Željko Ivanek, Caleb Landry Jones, Clarke Peters, Samara Weaving, nonché John Hawkes e Peter Dinklage, Three Billboards è una dark comedy sanguinolenta e arrabbiata, larger than life ma sottile, sapida e urticante, non bigotta e non scontata. La correttezza politica è il primo dei cadaveri, ma a cadere sono anche stereotipi e titubanze del genere di riferimento: nonostante la stilizzazione, qui si fa sul serio, e basterà la lettera di Willoughbly per farvi venire la pelle d’oca.
Genere d’autore, verrebbe da dire, in cui McDonagh ritrova e perfeziona se stesso: il controllo è totale, ma le battute così ficcanti ed esplosive da parere improvvisate. E che dire di Frances, Woody, Sam e gli altri attori? Sublimi, da farci una cura Ludovico Van per tanti loro “colleghi”.

Da lustri la dark-comedy dell’America profonda non brillava così fragorosa nell’oscurità: sui quei tre cartelloni la pubblicità è progresso (Federico Pontiggia, “Il cinematografo”, 9 gennaio 2018)