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MARTEDI’ 14 GENNAIO – prosa

Inizio spettacolo ore 21.00

Di e con Alessandro Bergonzoni

Regia Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi

Scene di Alessandro Bergonzoni

Produzione Allibito SRL

Alessandro Bergonzoni ha scritto e interpretato quindici spettacoli. La sua storia si sviluppa partendo dagli inizi contraddistinti da una scrittura episodica, transitando per un personalissimo percorso legato a una comicità surreale che confinava la realtà ai margini del palcoscenico, fino a sfociare a una maturità che unisce il comico assoluto all’impegno legato ad argomenti come l’emigrazione, la malattia, la carcerazione, il pacifismo. Il tutto all’insegna di una continua esplorazione artistica e umana che attualmente lo costringe ad una sorta di movimento perpetuo tra teatri, musei, scuole, piazze, carceri, alla ricerca di una coesione di argomenti generalmente intesi, da una società sempre più organizzata per compartimenti stagni, come monadi non comunicanti tra loro.
Bergonzoni è diventato un ‘sistema artistico’ complesso che produce e realizza le sue idee in svariate discipline per, alla fine, metabolizzare tutto e ripartire da un’altra parte facendo tesoro dell’esperienza acquisita.

Un asta dei pensieri. Cerco il miglior (s)offerente per mettere all’incanto il verso delle cose: magari d’uccello o di poeta.
Parto dallo sproposito, per la rifusa, con la congiungivite, varco il fraintendere, fino all’unità dismisura, tra arte e sorte, fiamminghi e piromani, van Gogh e Bangkok, bene e Mahler, sangue fuori mano e stigmate, stigmate e astigmatici, Dalì fino Allah.
C’realta! Lunire all’esistente l’atra nuova san(t)itá, nelle nostre avannotti larvate.
Grossomodo, seguendo i miei estinti, preganti di continuare a infinire.
Mi sono fatto prendere la mano (sposato o salvato dall’annegar?).
Il tempo stringe, non è sempre abbraccio, ma corda o lenzuolo.
Basta affacciarsi sul percipizio e sentir lindimostrabiliante sciamanumanesimo tradotto in esasperanto.
La scenografia “èscatologica”, il sole blu, la giovane saracinesca su (ermetica perché io mistero), altrista in un tealtro ove nulla accade senza tutti.
Manca poco? Tanto é inutile?
Non per niente tutto chiede!

Alessandro Bergonzoni

 

ph. Chiara Lucarelli