LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA – FINO AL 6 APRILE
1 Aprile 2021 alle 19:306 Aprile 2021 alle 23:30
An event every day that begins at 19:30, repeating until 1 Aprile 2021
FINO AL 6 APRILE
–
ACQUISTA IL TUO BIGLIETTO!
L’orario della proiezione è indicativo. Una volta acquistato il biglietto e ricevuto il codice e un link per accedere alla sala virtuale, la visione può cominciare subito. Solo per gli eventi in streaming si dovrà rispettare l’orario indicato.
Lo spettatore ha 30 giorni per vedere il film; da quando inizia la visione avrà 48 ore di tempo per completarla. Dopo le 48 ore non sarà più possibile effettuare la visione con il codice ricevuto. Il biglietto non è rimborsabile.
Per ulteriori informazioni clicca qui
–
Regia: Lorenzo Mattotti
Attori: Toni Servillo, Antonio Albanese, Linda Caridi, Maurizio Lombardi, Corrado Invernizzi
Genere: Animazione
Durata: 82 minuti
–
UN FILM PER GRANDI E PICCINI CHE TRASPONE L’OPERA DI BUZZATI RISPETTANDONE ATMOSFERE E MORALE.
Recensione di Giancarlo Zappoli
Tonio, figlio del re degli orsi, viene rapito dai cacciatori nelle montagne della Sicilia. In seguito a un rigoroso inverno che minaccia una grande carestia, il re decide di invadere la piana dove vivono gli uomini. Con l’aiuto del suo esercito e di un mago, riesce a vincere e a ritrovare Tonio. Ben presto, però, si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini.
Dino Buzzati, uno dei più importanti autori della letteratura italiana del Novecento, scrisse e disegnò «La famosa invasione degli orsi in Sicilia» in qualità di zio per intrattenere le nipoti pubblicandola tra il gennaio e l’aprile 1945 sul Corriere della Sera fino a quando il quotidiano dovette sospendere le pubblicazioni in seguito alla Liberazione e la storia rimase incompleta. L’autore la rivide, la completò e la pubblicò nello stesso anno.
Chi avrà la fortuna (e il piacere) di assistere a questa versione del testo portata sul grande schermo da Lorenzo Mattotti potrà legittimamente chiedersi perché ci siano voluti 74 anni (e sei di lavorazione) perché ciò accadesse.